Perchè SEED

 

Sinergia tra la moderna Biorisonanza e le antiche pratiche della medicina Tradizionale Cinese.

Equilibrio, alla base di queste metodologie. La Biorisonanza ricarica e riequilibra l’energia delle cellule, la Riflessologia Plantare promuove l'equilibrio energetico e il benessere attraverso la stimolazione di punti riflessi sui piedi che corrispondono agli organi e ai sistemi del corpo, il Massaggio Metamerico stimola lo scioglimento dei blocchi emotivi per ristabilire il flusso di energia.
Espansione della consapevolezza. Grazie alla combinazione di Biorisonanza, Massaggio Metamerico, Biorisonanza e Riflessologia Plantare, possiamo espandere la consapevolezza del corpo, della mente e dello spirito, facilitando il processo di guarigione e trasformazione.

Dinamicità nell'approccio. Il nostro metodo SEED si distingue per la sua dinamicità nell'approccio al benessere, offrendo un trattamento completo che tiene conto delle esigenze individuali di ogni cliente e si adatta alle loro sfide uniche e ai personali obiettivi di salute.

 

SEED, ecco l’acronimo da cui nasce il nome del mio metodo. SEED è inglese, ma in italiano significa "SEME"…sembra una magia! SEED è l’energia della Natua che annaffia il seme che germoglia e cresce e ci aiuta rigenerare il nostro equilibrio fisico, mentale ed emotivo.
 

Medicina Millenaria e Medicina 2.0

Medicina Tradizionale Cinese (MTC), Medicina Quantistica e Biorisonanza, il passato aveva ragione, il presente ne ha le prove! Vediamole!

 

La (millenaria) Medicina Tradizionale Cinese (MTC)

La MTC è un sistema medico completo che ha una storia di oltre 3000 anni. Si basa su principi filosofici taoisti e confuciani e ha una visione olistica del corpo umano. Uno dei concetti fondamentali della MTC è quello di Qi (pronunciato "chi"), che è l'energia vitale che fluisce attraverso il corpo lungo canali energetici chiamati meridiani.

 

Legami con la Medicina Quantistica (2.0)

  • Concetto di energia: entrambe, la MTC e la Medicina Quantistica, riconoscono l'importanza dell'energia nel mantenimento della salute. Mentre la MTC parla di Qi e dei meridiani energetici, la medicina quantistica si basa sul principio che il nostro corpo è un sistema di energia che può essere influenzato da frequenze elettromagnetiche.
  • Olisticità: sia la MTC che la Medicina Quantistica adottano un approccio olistico alla salute, considerando il corpo, la mente e lo spirito come parte integrante dell'individuo. Entrambe riconoscono l'importanza di trattare la persona nel suo insieme anziché focalizzarsi solo sui sintomi fisici.
  • Interconnessione: La Medicina Quantistica sottolinea l'interconnessione tra tutte le parti del corpo e il loro impatto reciproco. Questo concetto è simile al concetto di interconnessione tra i meridiani energetici nella MTC, dove uno squilibrio in un meridiano può influenzare il funzionamento di altri.
  • Trattamenti energetici: entrambe le pratiche utilizzano trattamenti basati sull'energia per ristabilire l'equilibrio e promuovere la salute. Mentre la MTC utilizza l'agopuntura, il tuina (massaggio cinese) e altre tecniche per influenzare il flusso di Qi nei meridiani, la Biorisonanza utilizza apparecchiature specializzate per valutare e correggere le frequenze energetiche del corpo.

 

Collegamenti “pratici” con la Biorisonanza

1.    Analisi delle frequenze energetiche: La Biorisonanza si basa sull'analisi delle frequenze energetiche emesse dal corpo, simile al concetto di valutazione dell'energia nei meridiani della MTC. Entrambi cercano di individuare eventuali squilibri energetici che possono contribuire a disturbi fisici o emotivi.
2.    Riequilibrio energetico: tanto la Biorisonanza, quanto la MTC, mirano a riequilibrare l'energia del corpo per promuovere la salute e il benessere. Mentre la MTC utilizza tecniche come l'agopuntura o i massaggi per stimolare i punti energetici, la Biorisonanza utilizza impulsi energetici specifici (tecnlogici) per ristabilire l'equilibrio.
3.    Approccio sinergico e integrato: entrambe le pratiche possono essere integrate in un approccio olistico alla salute, lavorando insieme per supportare il benessere fisico, mentale ed emotivo dell'individuo.

 


 

La SEED Therapy, attraverso una combinazione unica di Biorisonanza, massaggio metamerico o con metodo Knap, riflessologia plantare, ristabilisce l'equilibrio e l'armonia del corpo, promuovendo un benessere totale che va oltre il semplice sollievo dai sintomi fisici.

S E E D 

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Dott.ssa Ludovica Pizzetti - Psicologa e Operatrice Olistica

CF: PZZLLD71H53F205J - P.Iva IT13591900967 

Sede Legale: Via Guglielmo Marconi, 3 20019 Settimo Milanese (Mi)


S E E D Therapy

RIFLESSOLOGIA PLANTARE

Il piede è la base del nostro incedere nel mondo, assorbe le energie della terra e le trasmette al cervello. Riassume in sé tutto l'organismo umano e può essere il punto di partenza e di arrivo per trattare molti disturbi. Knap, uno dei più grandi geni del XX secolo, il cui incredibile viaggio è ripercorso all'inizio del libro. Tra i suoi successi, il metodo di Knap fu considerato, senza dubbio, come "la più grande scoperta medica moderna contro le contratture reumatiche"

I concetti base
 

La riflessologia plantare è una tecnica che sfrutta la sollecitazione di aree specifiche del piede per ristabilire l'equilibrio del corpo. Utile in caso di congestione e tensione, aiuta contro di mal di schiena, ansia, stress. Scopriamo meglio in cosa consiste.

Principi della riflessologia plantare

 

“La riflessologia del piede è lo studio e la pratica di riflessi operanti nei piedi, che corrispondono ad altre parti del corpo. Con tecniche specifiche della mano e delle dita, la riflessologia provoca risposte (rilassamento) in parti del corpo corrispondenti. Il rilassamento è il primo passo verso la normalizzazione, al ritorno del corpo a uno stato di equilibrio od omeostasi, in cui la circolazione può scorrere senza impedimenti e fornire nutrimento e ossigeno alle cellule. Con il ripristino dell’omeostasi, gli organi del corpo, che sono in effetti aggregazioni di cellule, possono quindi ritornare a uno stato o a una funzione normale”. Kunz & Kunz, The Complete Guide to Foot Reflexology. La definizione dei coniugi Kunz è sicuramente l’illustrazione più esaustiva di ciò che la riflessologia plantare porti con sé, nella teoria e nella pratica. Le prime notizie storiche sull’uso della riflessologia ci giungono dall’Antico Egitto attraverso un affresco di circa 4000 anni fa in cui è raffigurato un medico che stimola le dita dei piedi e delle mani del suo paziente. Nella tradizione cinese si deve a Mak Zi nel 480 a.C. l’approfondimento dello “On Zon Su”, o Terapia Zonale, il massaggio plantare a livello filosofico. Anche gli Indiani d’America la conoscevano e la praticavano per ripristinare la condizione di salute. Il dottor William H. Fitzgerald è riconosciuto da tutti come il fondatore della riflessologia moderna. Sin dal 1902 cominciò a studiare e sperimentare quella che lui stesso definì “terapia zonale”, lavorando sulle mani e sui piedi dei pazienti. In base alle sue teorie il corpo umano può essere suddiviso in dieci linee immaginarie che cominciano dalla testa e giungono alle mani e ai piedi e dividono il corpo anteriormente e posteriormente. Ogni parte del corpo che è in una zona determinata da queste linee è collegata a un’altra tramite un particolare flusso energetico e queste due parti possono influire l’una sull’altra. La conferma di questa relazione tra diverse parti del corpo venne dimostrata da Fitzgerald nella manifestazione dei disturbi renali, che possono rivelarsi con disturbi dell’occhio poiché rene e occhio sono posti nella medesima zona. Anche nei piedi è possibile tracciare altrettante linee, corrispondenti a quelle corporee: cinque sul piede sinistro e cinque sul piede destro. Inoltre, su ciascuno dei piedi si possono tracciare anche tre linee orizzontali, una alla base delle dita, una circa a metà tra le ossa corte e quelle lunghe del piede e una a livello del tallone. Si stava così delineando una mappa del piede. Si deve però a Eunice Ingham negli anni 30 lo sviluppo della terapia riflessologica del piede. La terapista mise a punto il suo metodo utilizzando le dita delle mani, in modo particolare il pollice (Fitzgerald utilizzava strumentazioni) e ne divenne la divulgatrice ufficiale. In Italia Elipio Zamboni, un massofisioterapista, ha iniziato ad approfondire e diffondere la pratica, fondando la scuola triennale. Il suo insegnamento più importante: “Sedere ai piedi di un paziente è un atto di umiltà e amore”. 

 

Come funziona la riflessologia plantare?

 

I piedi sono strutture delicate, preziose, fondamentali per una buona qualità della vita. Essendo sottoposti a inevitabili sovraccarichi quotidiani, meritano di essere trattati con cura e attenzione. Per il corpo, mani e piedi sono speciali. Nessun altro organo sensoriale arriva a toccare il mondo intorno a noi, a viaggiarci dentro e a manipolarlo. Piedi e mani percepiscono cosa c’è ai piedi e cosa c’è in mano. Parallelamente alla riflessologia plantare, esiste quindi anche la riflessologia delle mani. L’esigenza di stare eretti sui due piedi richiede una comunicazione speciale fra piedi, mani e resto del corpo. Il linguaggio che il corpo usa per effettuare ciò è in effetti una combinazione di tensione dei muscoli, angolazione delle giunture e intensa pressione sul fondo dei piedi. Questa forma di comunicazione è indubbiamente silenziosa, ma è molto vitale in quanto determina la nostra effettiva sopravvivenza. Piedi e mani non solo ci consentono di reagire al pericolo, ma essi stessi consumano energia per soddisfare le normali esigenze quotidiane. La sopravvivenza e l’energia necessaria per essa collegano mani e piedi in una speciale relazione con il corpo. In caso di pericolo sia mani che piedi partecipano alla reazione generale del corpo per assicurare la sopravvivenza: le mani sono preparate a prendere un’arma, mentre i piedi sono preparati a trovare un punto d’appoggio saldo o a fuggire. Questo indissolubile legame tra mani, piedi e corpo vede mani e piedi che forniscono movimenti necessari, mentre gli organi interni forniscono il combustibile. 

 

Cosa si può curare con la riflessologia plantare?

 

La riflessologia plantare tende alla graduale eliminazione di tre condizioni, al fine di ripristinare l'equilibrio del corpo:
- congestione;
- infiammazione;
- tensione.
 

Più nello specifico, i principali benefici della riflessologia sono i seguenti:
eliminare l’ansia e lo stress;

  • sconfiggere l'insonnia facilitando il rilassamento e il riposo;
  • ridurre nausea, vomito e digestione difficile
  • controllare vari sintomi, dalla stitichezza al singhiozzo;
  • intraprendere un percorso di remissione da disturbi di natura psicosomatica;
  • alleviare crampi, dolori muscolari e artrosi;
  • combattere la cellulite.

 

L’esistenza di reazioni riflesse a un contatto non solo fornisce segnalazioni attendibili in merito alla salute, ma è anche una piacevole esperienza quotidiana. Un bel bagno caldo e un buon massaggio plantare provocano sensazioni rilassanti. 

 

Un ciclo completo di solito va dalle 6 alle 12 sedute. 

 

Come si svolge una seduta di riflessologia plantare?

 

Il piede comunica lo stato di salute del corpo attraverso vari segnali: la forma, il colore, l’odore, la struttura delle dita e la loro posizione, l’aspetto delle unghie, l’ispessimento della pelle, la localizzazione di eventuali calli e duroni, sporgenze ossee, avvallamenti e pieghe della pelle. Nella mappa dei punti riflessi, il piede destro corrisponde alla parte più razionale di noi e influenza la linea del fegato/colecisti; il piede sinistro, invece corrisponde all’irrazionale, all’affettività, all’istintività e influenza il cuore. Nel corso della seduta andremo a identificare eventuali segnali nel piede e interpretarli in base alla mappa dei punti riflessi, basandosi sulla storia e sulle caratteristiche della persona che ha davanti. 


Dopo l’ispezione visiva del piede l’approccio al piede consta di due momenti essenziali:
La ricerca dei punti dolenti: attraverso la palpazione dei punti riflessi effettuata in modo deciso e profondo per comprendere che tipo di risposta viene fornita dalle varie parti analizzate.
Il massaggio del piede: costituito da una serie di passaggi da eseguire sulle zone riflesse secondo una sequenza preordinata in base a quanto emerso dalla prima fase.
 

Nella mappa dei punti riflessi è possibile identificare organi e apparati sui quali eseguire il trattamento di stimolazione o sedazione in base alla valutazione energetica del problema da considerare. L’arco plantare laterale per esempio delinea la colonna vertebrale, sul quale lavorare per contrastare risentimenti dolorosi del tratto cervicale, dorsale o lombare, mal di testa di natura posturale. La parte centrale del piede sia a destra sia a sinistra è occupata dalla zona riflessa dello stomaco e le sue diverse porzioni, da trattare prima a destra e poi a sinistra, seguendo il processo fisiologico di digestione. Alcuni protocolli indicano di iniziare il trattamento riflessologico dalle zone riflesse di rene e vescica, per attivare la naturale depurazione dell’organismo attraverso la diuresi.   

 

Effetti indesiderati

 

In alcune circostante è consigliato non sottoporsi al trattamento:

  • subito dopo aver mangiato, a meno che il pasto non sia stato molto leggero; 
  • durante il ciclo mestruale, soprattutto se il flusso è abbondante;
  • quando il paziente è particolarmente agitato; in tal caso è meglio spiegare in cosa consiste la pratica ed accennarla per allentare le tensioni; 
  • nei primi giorni di gestazione o in casi di gravidanza a rischio.